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sabato 7 Giu 2025

Il celebre cantautore emiliano torna a parlare della sua infanzia e dell’eredità lasciatagli dal padre Carlino, figura centrale nella formazione dei suoi valori. In un’intervista, Vasco Rossi ha ripercorso i momenti salienti della sua crescita personale e artistica, legando le sue riflessioni alla significativa ricorrenza del 25 aprile.

La storia familiare di Vasco si intreccia profondamente con quella del nostro paese durante il periodo bellico. Il padre Carlino, uomo di grande coraggio morale, scelse di affrontare la deportazione nei campi di lavoro forzato piuttosto che aderire alle logiche del regime nazifascista. Questa decisione estrema costò a Carlino anni di sofferenze e privazioni, ma rappresentò una scelta di principio che avrebbe segnato profondamente il futuro artista.

Vasco ha condiviso un particolare toccante legato al suo nome, rivelando che esso apparteneva a un compagno di prigionia del padre. Questo dettaglio, carico di significato, racconta di un gesto eroico: quell’uomo, durante la deportazione, aveva salvato la vita a Carlino, il padre di Vasco. Attraverso questa storia, l’artista sottolinea come le sue radici familiari abbiano avuto un ruolo fondamentale nel modellare la sua identità e i suoi valori.

Nel contesto attuale, il rocker interpreta il concetto di resistenza in modo particolarmente attuale e universale. Secondo Vasco, oggi è fondamentale opporsi non solo alle ingiustizie manifeste ma anche all’ignoranza dilagante e al deterioramento dei valori civili.

Vasco Rossi ha espresso una riflessione profonda sullo stato attuale della società, sottolineando come il mondo sembri incline a tornare a dinamiche arcaiche basate sulla sopraffazione e la prevaricazione. In questo contesto, secondo l’artista, diventa cruciale preservare la capacità di giudizio critico e di rispondere in modo consapevole alle ingiustizie. Questa prospettiva critica emerge con forza dalle sue considerazioni sugli sviluppi politici e sociali che stanno caratterizzando l’Italia contemporanea.

Il prossimo capitolo della carriera live di Vasco si preannuncia particolarmente significativo. Il tour, che partirà il 31 maggio dallo Stadio Grande Torino con un’anteprima a Bibione per i fan club, si presenta come una riflessione articolata sul tema della vita in tutte le sue sfaccettature. L’artista ha chiarito che il suo approccio è cambiato rispetto al passato. Non si tratta più di desiderare una vita spericolata, ma di riconoscere e accettare di vivere un’esistenza ricca di sfumature, intensa e complessa. Questa consapevolezza riflette una maturità che traspare sia nella sua musica sia nel modo in cui interpreta l’esperienza umana.

Questo nuovo approccio filosofico si riflette nella scelta del repertorio e nell’impostazione generale dello spettacolo. Ogni canzone sarà collegata da un fil rouge tematico che esplora le diverse dimensioni dell’esistenza umana: dalla celebrazione alla complessità, dall’ostinazione alla leggerezza. L’obiettivo è quello di creare un momento di riflessione collettiva attraverso la musica, un vero e proprio concerto di luce che si contrappone alle tenebre del presente.

L’artista ha sempre considerato le sue composizioni come veicoli di messaggi importanti, capaci di stimolare la riflessione e di risvegliare le coscienze. Anche nelle nuove esibizioni, questa funzione educativa rimane centrale. Pur avendo un nuovo brano inedito nel cassetto, Vasco preferisce concentrarsi sul repertorio consolidato, ritenendo che le sue canzoni già note possano ancora trasmettere messaggi potenti e attuali.

Interessante è l’approccio che Vasco suggerisce per affrontare i momenti difficili. Pur riconoscendo la validità delle tradizioni orientali che promuovono l’accettazione come via per la pace interiore, l’artista distingue accuratamente questo atteggiamento dalla resa passiva. Si tratta piuttosto di una comprensione profonda della realtà che permette di affrontarla con maggiore consapevolezza, come espresso in alcune delle sue canzoni più significative.

Il tour imminente rappresenta non solo un ritorno sulle scene ma anche una dichiarazione di intenti. In un periodo storico caratterizzato da tensioni internazionali e incertezze sociali, Vasco Rossi sceglie di porre al centro del suo messaggio artistico valori universali come la pace, l’amore e la comprensione reciproca. Di fronte a un mondo che appare in fase di regressione, l’artista ha sottolineato l’importanza di concentrarsi su ciò che ha davvero valore: la vita, considerata in tutta la sua diversità e complessità. Celebrare questo aspetto diventa un modo per contrastare la negatività e ritrovare un senso di speranza e significato.

Con queste premesse, il nuovo ciclo di concerti si configura come un evento particolarmente significativo, capace di unire intrattenimento e riflessione, spettacolo e impegno civile. Un’occasione per ribadire come la musica possa essere strumento di cambiamento e di crescita collettiva, rimanendo fedele ai valori di resistenza e libertà trasmessi dal padre Carlino.

Le date successive al debutto torinese porteranno il cantante in numerosi stadi italiani, offrendo a migliaia di spettatori l’opportunità di partecipare a quello che si preannuncia come uno dei tour più significativi della sua carriera. Un viaggio musicale che, partendo dalle radici familiari e storiche, guarda al presente con occhi critici e al futuro con speranza, senza mai perdere di vista l’impegno sociale che ha sempre caratterizzato l’opera dell’artista.

Giosuè Principato